Il riferimento era in particolare ad Haiti, El Salvador e ad alcuni Paesi africani, quelli da cui provengono le famiglie scappate da disastri naturali e che gli Sati Uniti hanno accolto garantendo loro lo status di protezione. Quello status che ora Trump vuole eliminare mettendo in grave disagio e difficolta' centinaia di migliaia di persone. A raccontare per primo quanto accaduto durante il meeting svoltosi attorno alla scrivania presidenziale e' stato il Washington Post, che ha raccolto le testimonianze di alcuni dei presenti mettendo in gravissimo imbarazzo la Casa Bianca, la cui reazione e' stata in ordine sparso. Il presidente, come al solito su Twitter, ha negato di aver mai usato l'espressione 'shithole countries', pur ammettendo di aver usato 'Un linguaggio duro". Dai suoi piu' stretti collaboratori invece zero commenti.
Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite intanto gli ambasciatori dei Paesi africani si sono riuniti d'urgenza, mentre il segretario generale Antonio Guterres ha invitato a rispettare sempre e ovunque i diritti e la dignita' degli immigrati. L'Unione africana si e' detta quindi "allarmata", bollando le parole di Trump come "inaccettabili". Ma la sparata del tycoon agita l'establishment repubblicano, preoccupato soprattutto in vista delle elezioni di meta' mandato, quando a novembre sara' rinnovata gran parte del Congresso.
''Ignorante e razzista''. Cosi' Hillary Clinton su Twitter commenta le parole di Donald Trump sugli immigrati da Haiti. ''L'anniversario del devastante terremoto di otto anni fa e' un giorno da ricordare come una tragedia e per affermare l'impegno dell'America ad aiutare i paesi vicini. Invece siamo soggetti al punto di vista ignorante e razzista di Trump contro chiunque non sia simile a lui''.
Il presidente ha anche annullato una visita in Gran Bretagna il mese prossimo per inaugurare la nuova ambasciata Usa a Londra. Trump ha spiegato in un Tweet di avere preso la decisione a causa del suo disappunto nei confronti del suo predecessore Barack Obama, il quale avrebbe venduto l'attuale ambasciata per "noccioline", per costruirne una da 1,2 miliardi di dollari.