Il caso messo in luce da Buonaiuto
Buonaiuto si riferisce a due appalti per cui l’Ente, nello specifico, ha speso oltre 26mila euro in una prima parte e 6mila euro per un’altra gara. "Viene ancora da domandarsi se non fosse invece più semplice procedere a strada della legalità. Il sindaco Marchese non deve confrontarsi con noi, ma con la cittadinanza in consiglio comunale e non organizzato in, sedi o strutture, incontri di sostenitori politici. L'affidamento diretto deve essere eccezionale, altrimenti perde la sua caratteristica. Alla Giunta chiediamo di continuare a governare e non a limitarsi alla gestione del compitino. Auspichiamo che con la nuova gestione si attui finalmente il controllo “a monte”, perché l'affidamento diretto porta ad esposti contro l'Ente e di questo ora non ce n'è bisogno".