CASTEL SAN GIORGIO
La città è posta ad un’altitudine di 90 m sul livello del mare. Il territorio comunale, situato a nord-ovest di Nocera Inferiore, si estende nella media valle del Sarno tra le terre del Nocerino Sarnese da un lato, e del Sanseverinese Montorese dall’altro. Castel San Giorgio è un centro agricolo, commerciale e artigianale e sede di industrie conserviere, che vanno a rappresentare una delle principali attività produttive, insieme a quella dei materiali da costruzione. Il Comune di Castel San Giorgio è costituito dalle seguenti frazioni: San Giorgio – Capoluogo, Casalnuovo/Taverna, Torello, Santa Croce, Aiello, Fimiani, Campomanfoli, Lanzara, Santa Maria a Favore, Castelluccio, Cortedomini, Trivio.
Popolazione: 13.630 abitanti
Superficie: 13,59 km²
Densità: 1.003,29 ab./km²
Nome abitanti: sangiorgesi
Santo Patrono: San Rocco - 16 agosto
San Giorgio, anche se di origini molto antiche, ebbe determinazione topografica durante il periodo longobardo. Il primo toponimo comparve dopo la costruzione dell’Acquedotto Augusteo, come riferimento di luogo di espurgo delle acque, Castella, ma solo quando Arechi I fece costruire i diversi castelli della zona, la località venne chiamata Castello. Dopo la loro conversione al cattolicesimo, i Longobardi diffusero il culto di San Giorgio, simbolo della lotta. Con il nome del santo e la costruzione del Castello il nome della città fu definitivamente sostituito in Castello di San Giorgio. Il castello veniva usato dai principi salernitani per trascorrere piacevoli giornate.
Il Comune di San Giorgio risale alla legge del 1806 quando Gioacchino Murat re d’Italia e cognato di Napoleone,abolì la feudalità. Furono incorporati terreni feudali e demaniali e l’inaugurazione avvenne il 26 Gennaio del 1810,quando venne smembrato lo stato dei Sanseverino e furono costituiti sei indipendenti comuni: Mercato San Severino, Montoro, Castel San Giorgio, Fisciano, Calvanico e Baronissi
Nella cittadina è situato il castello di origine longobarda, dove ancora si possono ammirare i resti delle due torri di origine angioina. Splendida è la facciata e alcuni particolari dei capitelli e delle colonne. In località Paterno e Corte Domini sono situati due caratteristici palazzi baronali.
Tra le cose da visitare non può mancare la caratteristica villa ottocentesche, Villa Calvanese a Lanzara. Tra gli edifici religiosi trovano la chiesa di San Michele Arcangelo e la chiesa del Santissimo Salvatore che si erge ai piedi del monte San Michele. Al centro di Castel San Giorgio, sorgono la chiesa di Santa Maria delle Grazie e la chiesa dell'Immacolata Concezione.
In via Piave è situato un tempio che senza dubbio è un autentico gioiello in stile barocco, con uno splendido altare intarsiato di pregiati marmi di Carrara. Da menzionare anche la chiesa di San Biagio a Lanzara che conserva una reliquia di San Biagio a partire dall'anno 1312.
Da visitare è il Passo dell’Orco (alias la montagna spaccata o di Annibale), valico scavato dai romani nella roccia per dare agibilità al tratto della via Popilia che da Capua per Sarno conduceva alla città di Nuceria Alfaterna e Salerno. Percorrendo Il Passo si può notare un monumento funerario, del I secolo a. C., di grosse dimensioni chiamato per moltissimi anni il campanile dell’Orco. In quest’area sono state rinvenute resti di ville rustiche e frammenti di ceramica d’epoca romana. Dall’area di Santa Maria a Castello si domina la valle metelliana, l’agro nocerino-sarnese, l’agro sanseverinese e montorese. Il ritrovamento di alcune monete di bronzo del V-IV secolo a.C. testimoniano che l’area era già conosciuta in epoca sannito-etrusca.