Com’è noto, il Consiglio regionale della Campania ha approvato, a fine aprile, il Piano regionale di coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni regionali alla realizzazione dei crematori da parte dei Comuni. Nel Piano, nonostante le osservazioni e le richieste avanzate dal Comune di Sant’Egidio del Monte Albino per ottenere delucidazioni e chiarimenti in merito, non è inserito alcun riferimento specifico al caso del già autorizzato impianto di Sant’Egidio.

Ieri mattina, la Giunta comunale è stata dunque obbligata a dare mandato ad un legale di presentare ricorso al TAR avverso il Piano, senza entrare nel merito delle disposizioni ma con l’unico obiettivo di ottenere, finalmente, una parola definitiva circa l’effettiva applicabilità del Piano al caso specifico di Sant’Egidio. Considerato che il Piano regionale non dispone nulla in merito agli impianti precedentemente autorizzati e in corso di realizzazione, l’unico modo per ottenere questo chiarimento rimaneva quello di rivolgersi a un Giudice.

“La decisione di presentare ricorso – spiega il Sindaco Antonio La Mura – nasce unicamente dalla necessità di ottenere una parola definitiva sul caso del forno crematorio di Sant’Egidio, visto che nel Piano non vi si fa alcun riferimento diretto. Come ho già pubblicamente dichiarato, la nostra volontà di non realizzare l’impianto resta ferma, e tuttavia dobbiamo necessariamente muoverci in un perimetro di certezza - che, al momento, non abbiamo - sull’effettiva applicabilità del Piano regionale anche al nostro caso. Da amministratori, abbiamo la responsabilità di salvaguardare l’Ente da tutte le possibili conseguenze negative delle nostre decisioni ed è per questo che abbiamo inteso rivolgerci a un giudice, per ottenere finalmente una parola definitiva. Lo abbiamo spiegato, alla presenza del nostro legale, anche ai Consiglieri di minoranza, nella speranza vogliano evitare di alzare altri inutili polveroni. Quando il TAR si esprimerà in termini definitivi sulla vicenda, avremo finalmente le spalle forti e le necessarie coperture per compiere le nostre scelte con maggiore serenità, avendo messo al riparo le casse comunali. La nostra volontà di non realizzare il forno è chiara, ma, nel contempo, vogliamo e dobbiamo salvaguardare l’Ente. È così che un buon amministratore deve fare, ed è così che abbiamo fatto e faremo anche noi”.